maggio 2002 - Castelli della Loira - 4000 km
Per questo viaggio decidiamo di affittare un camper che, stante la bassa stagione, ha un prezzo abbordabile (365 euro per otto giorni).
6 maggio  

Carichiamo il camper e, forti di una guida di Repubblica e di alcuni appunti derivati da internet (cartine, elenco dei punti sosta, posti da vedere e altre cose del genere) partiamo alla volta della Francia. superiamo il Frejus (30 euro per il transito) e arriviamo ad Annecy (alta Savoia) ove cerchiamo invano i punti sosta indicati negli appunti.  Ci fermiamo e pernottiamo in uno spiazzo periferico, male illuminato e in pendenza. E’ la nostra prima notte in camper e non sappiamo ancora che si dorme meglio se il mezzo e’ orizzontale. 

7 maggio

Giornata di trasferimento. Attraversiamo diagonalmente Francia, passando per Moulins e Bourges. In serata arriviamo nelle vicinanze di Tours e ci fermiamo a Blois. Troviamo un posto lungo l’argine della Loira e parcheggiamo il camper per cenare e pernottare. In serata visitiamo la città ed osserviamo il castello dall’esterno

 

8 maggio

In mattinata vistiamo il castello di Chambord, situato a pochi chilometri da Blois. Spendiamo 14 euro di ingresso ma il castello si rivela grande, ben tenuto, affrescato e parzialmente arredato. Subito dopo la visita partiamo per Amboise e pranziamo per strada. Nel pomeriggio visitiamo il castello di Amboise  e la casa di Leonardo (palazzo Clos Luce).   Il castello di Amboise sembra costruito sulla riva della Loira. In realta’ sulla riva poggia solo la gigantesca torre, all’interno della quale e’ stata ricavata una strada a chiocciola che sale sulla collinetta su cui sorge il castello. Sul terrazzo sono collocati alcuni modelli delle macchine da guerra progettate da Leonardo. Sempre dal terrazzo si accede ad 

 
il castello di Chambord
Amboise
una cappella nella quale e’ stata ricavata la tomba di Leonardo.   A qualche centinaio di metri dal castello sorge la residenza ove Leonardo trascorse gli ultimi anni di vita. La residenza non ha nulla di particolare, se non la presenza di molti modellini meccanici derivati dai suoi disegni.  Dalla terrazza del castello di Amboise vediamo la citta’, la Loira e un’isola (l’Ile d’Or) nella quale  intravvediamo alcuni camper. Portiamo il camper nel campeggio sull’isola e decidiamo di passare la serata al ristorante. Pasteggiamo con un piatto di coniglio (arrosto?), con del formaggio e con il vino locale (il Tourain).
9 maggio

In mattinata arriviamo a Cenonceau e visitiamo il castello, detto Castello delle donne poiché abitato e gestito quasi esclusivamente da donne (tra queste la più famosa e’ fu Caterina de Medici). Si tratta di una imponente costruzione sulla riva della Loira, dotata di uno splendido giardino e di un ponte coperto che attraversa il fiume. Il ponte e’ ad uso esclusivo del castello, al quale e’ direttamente collegato. Nel corso della prima guerra mondiale il castello ed il ponte furono adibiti ad ospedale. Nel castello e’ ancora presente la cucina risalente ai primi anni del novecento.  Si tratta di una zona interessante sia per le attrezzature (fornelli, forni, spiedi e utensili vari) che per la dislocazione delle aree di preparazione e conservazione dei cibi.  Curiosa la botola che si apre sul fiume. La botola e’ dotata di un paranco utilizzato per sollevare i sacchi di cibo che 

il castello di Cenonceau

giungevano per via fluviale. Al termine della visita acquistiamo diversi barattoli di pate’ in una bottega collocata nel parco del castello.  Nel pomeriggio raggiungiamo Azay le Rideau che vanta  un piccolo castello costruito quasi totalmente sull’acqua, formato da due piani e da poche stanze. Il castello non è stato costruito da un nobile ma da un borghese arricchito che, all’apice della carriera, fu  tesoriere di Francia sotto Francesco I. In serata ci avviamo verso Bordeaux, passando per Poitiers. Ceniamo e pernottiamo in autostrada. 

10 maggio  

Giornata piovosa, ci dirigiamo verso Aix en Provence.  Passiamo da Toulouse e, nelle vicinanze di Castres, troviamo Carcassonne.  Sistemiamo il camper nel campeggio cittadino e iniziamo la vista della citta’. Carcassone si presenta come un borgo medioevale, con la cinta muraria intatta. In realtà e' una meta turistica e tutto il paese e’ adattato a questi fini. Le case, le strade le piazze il castello e persino le botteghe sono state restaurate in stile.  La giornata e’ piovigginosa e dopo il giro della città (in tutto non più di 40 minuti) decidiamo di cercare un ristorante che offra cibi tipici locali.  La scelta cade sul ristorante ‘la Maison du Cassoulet’ ove offrono il ‘cassoulet ‘, un piatto a base di maiale, anatra e fagioli stufati, rivelatosi poi piuttosto indigesto.

Carcassonne

11 maggio

Proseguiamo verso Aix en Provence e in mattinata raggiungiamo Avignon, la città dei papi.  Il centro della città, composto da edifici tardo medioevali, e’ totalmente cinto da mura.  Parcheggiamo il camper all’esterno delle mura ed entriamo in città’ a piedi. In una decina di minuti raggiungiamo il palazzo dei papi. Siamo incerti se visitarlo o meno (ci chiedono 19 euro). decidiamo di entrare ma rimaniamo delusi: il palazzo e’ vuoto, senza arredi e senza affreschi. Il giro di visita comprende qualche cortile, qualche stanza e qualche spoglio corridoio.  Nel pomeriggio puntiamo verso est e arriviamo ad Aix en Provence, la città di Cezane. Parcheggiamo il camper in uno spiazzo sterrato e ci inoltriamo verso il centro. l centro storico ricorda le città di provincia italiane: strade strette, in qualche caso lastricate con ciotoli di fiume, fontane, chiese e botteghe di vario tipo.

Avignone
Siamo un po’ stanchi e passeggiamo svogliatamente per la città. Non visitiamo nessuna chiesa e ci limitiamo a cercare un ristorante per la sera. Alla fine decidiamo per un piccolo ristorante in cui assaggiamo, tra le altre cose, lumache trifolate e purea di melanzane. In serata, non fidandoci dello squallido parcheggio in cui avevamo lasciato il camper, imbocchiamo l’autostrada in direzione di Nizza e pernottiamo in un’area di sosta dalla quale, il mattino successivo ammiriamo il mare.  

12 maggio

Giornata di sole. Ci dirigiamo verso Milano. In mattinata passiamo la frontiera di Ventimiglia  ed arriviamo a Savona. Natale non riconosce più la città ove ha fatto il militare poiché  la stazione (il suo principale riferimento) e’ stata demolita ed al suo posto hanno costruito un parcheggio. Dopo un po’ di sbandamento comincia a riconoscere la torre campanaria e la via principale. Decidiamo di andare a vedere se esiste ancora la vecchia caserma. Ci incamminiamo a piedi verso ovest, lungo la via Aurelia e dopo un paio di chilometri Natale riconosce le vecchie officine OMS, lo stadio e, finalmente, le palazzine della caserma (ora sede della locale università). Riprendiamo il camper e proseguiamo per la via Aurelia. Ad Albissola un ramo sporgente da un albero tocca e rompe il fanalino di ingombro del camper (il 

fanalino e’ posizionato in coda la camper, nella parte alta della fiancata destra). Il danno si risolve con una spesa di 5 euro. In serata imbocchiamo l’autostrada e pernottiamo nell’area di sosta del passo del Turchino. Durante la notte siamo continuamente svegliati dal rumore dei camion, che vanno e vengono  dall’area di sosta.

13 maggio

Ritorniamo a Milano, svuotiamo i serbatoi, puliamo e riconsegnamo il camper. Abbiamo percorso quattromila chilometri, abbiamo visitato parecchie città e, tutto sommato, siamo soddisfatti.  

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