22
ottobre Ci
svegliamo con calma. Il tempo e’ incerto ma non piove. Dopo colazione
facciamo un giretto in pineta. Verso mezzo giorno arrivano tutti gli
altri, pranziamo e ci muoviamo in gruppo verso Piombino. |
pomeriggio ci avviamo verso il ristorante
Giacomino per gustare, una cena a base di pesce ed ammirare
il tramonto. |
pesce spada,
totani e gamberoni. Pino
Santacroce, insieme a qualche altro volontario, allestisce una gigantesca
griglia e comincia a cuocere
il pesce. Salvatore, un nuovo compagno di viaggio,
sovraintende con ottimi risultati alla cottura (i totani sono risultati un
po’ duri, ma nel complesso e’ stato un eccellente pranzo). |
per camper e’ in pendenza e in una
posizione infelice. Facciamo un giro in citta’ ma ci accorgiamo che i
prezzi del vino sono proibitivi. Lasciamo senza rimpianti Montalcino e ci
dirigiamo verso Buonconvento. Troviamo uno spiazzo sterrato
abbastanza vicino al centro della citta’ e ci sistemiamo per la notte.
Dopo cena facciamo poi quattro passi in citta’ che,
come tutte qui’ intorno, appare pulita e ordinata. La via principale
esibisce alcuni palazzi rinascimentali; siamo vicini a Siena e
l’atmosfera e’ decisamente senese. Oggi e’ martedi’ ma ristoranti
e pizzerie sono piene di avventori. |
Montepulciano, un pregiato vino locale Comperiamo qualche bottiglia, torniamo al camper e ci mettiamo in viaggio per Chiusi. Arriviamo che e’ ormai buio. Parcheggiamo e andiamo a zonzo per la citta’. Entriamo in un’osteria ove ci deliziamo con alcuni piatti particolari (pici all’aglione, cinghiale in salmi’ e anatra alle prugne) accompagnati da un buon vino di Montalcino. |
in marmo risalente
all’ottavo secolo e le reliquie di San Mamiliano. 30
ottobre Oggi
inizia la terza parte di questo viaggio, dedicata al raduno di Piancastagnaio,
alla festa del crostatone (festa delle castagne) e alla degustazione
dell’olio d’oliva. |
Al mattino c’e’ vento ma non piove. Dopo colazione acquistiamo, nello spaccio dell’oleificio, svariate lattine e bottiglie di olio. Verso le 11 saliamo in paese. Siamo in otto su due camper. Natale trova un parcheggio a monte mentre Ezio trova un posto a valle. Ci perdiamo di vista e con qualche difficolta’ riusciamo a metterci in contatto e a trovarci alla porta principale (il nostro telefono ha la batteria scarica e siamo costretti a passare la nostra scheda sul telefono di un compagno di viaggio). Il paese oggi e’ in festa: bandiere sulle facciate delle case, bancarelle, musica, uomini in costume e castagne ad ogni angolo di strada. Entriamo in una cantina (una vera cantina, per l’occasione trasformata in un centro |
1
novembre Ci
svegliamo tardi. Ezio e Tina, che ci hanno accompagnati in questi giorni, ci
lasciano per tornare a casa. Dopo i saluti approfittiamo della giornata di sole per
fare quattro passi. Torniamo
al camper e verso le 12,30 ci troviamo nel solito salone ristorante . Oggi siamo
molti di meno di ieri e il menu’ e sempre piuttosto saporito: antipasto a base
di salumi e bruschetta, pasta condita con un sugo di pomodoro formaggio
e peperoncino, costine di maiale stufate (ottime), crostata e castagne arrosto. |