Diario
ll viaggio e’ stato organizzato da Pino e Annamaria, la coppia che ha organizzato anche il tour della Sardegna. |
isola del Giglio |
9
settembre
in tarda mattinata siamo in vista di Porto Santo Stefano. Ci fermiamo per colazione in un’area a lato della bretella che congiunge Albinia all’Argentario e verso le 12,30 siamo al porto. Troviamo Annamaria, Massimo e Franca, con i quali avevamo fatto il giro della Sardegna e Giulio, con il suo nuovissimo camper: suo figlio aveva bisogno di un camper e lui ha colto l’occasione per regalargli il suo vecchio mezzo, in modo da potersene comperare uno nuovo. Annamaria approfitta dell’attesa per informarci sulle regole del parcheggio. L’Isola del Giglio non e’ molto grande ed e' accessibile solo ad automezzi i cui conducenti abbiano preventivamente stabilito un accordo con alberghi o campeggi. Annamaria per l’occasione ha affittato il campo sportivo situato a Giglio Campese (sulla costa ovest) e, sollecitata dal comune, ha stabilito alcune regole comportamentali quali: non circolare in costume da bagno, non aprire sedie e tavolini, non pranzare all’aperto e provvedere alle attività di carico e scarico (usufruendo del bagno del campo sportivo) solo al termine delle manifestazioni. Le regole, per la verità piuttosto restrittive, hanno in seguito sollevato reazioni da parte di alcuni nuovi compagni di viaggio. La traversata e’ piuttosto veloce e in meno di un’ora siamo a Giglio Porto. Allo sbarco troviamo Enrico Lirdi (il cineoperatore regista) che ci indica la strada per Giglio Campese. Natale fraintende le sue indicazioni e dopo |
un salto al mare, vicinissimo al campo. La spiaggia, formata da sabbia e granelli rossicci, e’ grande, pulita e poco affollata. Anche l’acqua del mare è pulita e incredibilmente limpida. Facciamo subito un tuffo e prendiamo un po’ di sole. Quando torniamo al campo troviamo Adriano e Maria di Lecco con Pino e Luciana di Verona (in realtà erano arrivati prima di noi ma, nella fretta di scendere al mare, non li avevamo notati). In serata Pino organizza la proiezione di un paio di film girati da Enrico durante il viaggio in Sardegna e un viaggio in Tunisia. |
11
settembre Mattinata balneare e pomeriggio di riposo, in vista di una serata piuttosto impegnativa. Alle 17 un autobus ci accompagna a Giglio Castello, dove sono in corso le celebrazioni per la festa di San Mamiliano. La guida che abbiamo conosciuto ieri ci prende in consegna e ci fa fare il giro della città che, a quanto dice, e’ l’unica città ancora interamente fortificata presente nella provincia di Grosseto. Assistiamo poi, nella piazza principale, ad una quadriglia che fa correre e saltellare per circa un’ora decine e decine di giovani. Dopo la quadriglia ci sediamo su alcune poltroncine trovate nei pressi di un palco e mangiamo qualcosa preparato in uno stand allestito per l’occasione (insolito un piatto di verdure chiamato bracconiera formato essenzialmente da fagioli stufati con carote, cipolle e sedano, quest’ultimo in quantità industriale). Alle 22,30 inizia il concerto clou della serata. Si esibisce il gruppo dei LITFIBA. Dopo pochi istanti ci accorgiamo che il gruppo e’ formato da ragazzi che fanno molto rumore tentando di suonare e da un cantante con poca voce e che si mangia le parole. Il concerto si rivela, almeno per noi, una vera delusione. Anna decide di rientrare in anticipo mentre Natale si ferma sino alla fine dello spettacolo pirotecnico che conclude la serata. |
13
settembre In mattinata la guida ci porta a fare un giro sino al faraglione: una piccola passeggiata (un’ora tra andata e ritorno) per un sentiero che sale di qualche decina di metri e si snoda tra arbusti e profumi mediterranei. In tarda mattinata e nel pomeriggio siamo di nuovo in spiaggia (anche oggi ottimo mare). Al ritorno della spiaggia la batteria di servizio del camper è di nuovo in ‘giallo’. Chiediamo il permesso ai nostri vicini di parcheggio e accendiamo per un’oretta il generatore. La batteria di servizio forse si ricarica ma, in compenso, affumichiamo tutta l’area circostante. Il generatore, cosi come’ non può andare bene. Dobbiamo trovare il modo di ridurre il rumore, il fumo e la puzza. |
15
settembre Al mattino, durante i preparativi per la partenza vediamo un camper che esce dall’area di sosta. Il guidatore sembra un volto noto. Guardiamo meglio e ci accorgiamo che si tratta di Bruno, il vicino di casa di Daniele venuto, insieme alla moglie, a passare qualche giorno nel grossetano. Baci, abbracci, saluti e iniziamo il viaggio verso casa. L’Aurelia e’ buona fino a Livorno poi si restringe e preferiamo prendere l’autostrada. Ci fermiamo a fare colazione sul passo della Cisa e siamo a casa a meta' pomeriggio. |