5 – 14 maggio 2014- Borghi, ville e castelli del Lazio - 1770 km

Questo viaggio e' stato preparato nell'autunno del 2013 e poi, per ragioni pratiche, e' stato effettivamente fatto nella primavera del 2014. Sono stati prodotti quattro flm,di pochi minuti ognuno, tutti presenti su youtube:


5 minuti in antichi borghi laziali

5 minuti in tuscia, sulle tracce degli etruschi

5 minuti nei monasteri di Subiaco e Casamari

5 minuti nei parchi di Bomarzo, Caprarola e Tivoli
 
  
5 maggio, lunedi’ – Bagnoregio – 491 km
 
Partiamo a meta’ mattinata, pranziamo in autostrada ed in serata siamo a Bagnoregio. Parcheggiamo nell’unica area di sosta camper della citta’, in piazzale bersaglieri (10 euro a notte), lontana dal centro e da Civita di Bagnoregio. Dovrebbe esistere un servizio di bus navetta che dal parcheggio porta nelle vicinanze di Civita ma, complice l’orario estivo ed alcuni millantati lavori stradali, il servizio di fatto e’ inutilizzabile o meglio, inutile.
6 maggio, martedi’ -  Viterbo - 31 km
In mattinata lascio Anna e la cagnolina a passeggio per le vie di Bagnoregio ed io, armato di buona volonta’, raggiungo Civita, la citta’ che muore. La citta sorge su di un calanco ed e’ accessibile solo a piedi tramite una passerella pedonale. Le difficolta’ di accesso, unite al progressivo deterioramento (per frana) del calanco, ne fanno una citta’ morta o quasi. Le case sono in tufo, le strade strette e lastricate in pietra e l’atmosfera e’ quella di un borgo medioevale. In effetti e’ una citta’ affascinate e, a  parte le carenze dell’area di sosta e del servzio di navetta, merita una visita.

Civita di Bagnoregio

Finita la visita raggiungiamo Viterbo e troviamo posto in un ampio parcheggio in via dei monti cimini. E’ il parcheggio di una struttura sportiva chiamata Palamale’ e, pur non essendo specifico per camper e’ adatto anche alla sosta notturna. Visitiamo subito la citta’ ed il suo ampio e ben coservato borgo medioevale. La visita parte da piazza del plebiscito, con il palazzo dei priori (facciata quattrocentesca). Percorrendo via san lorenzo si  arriva (oltrepassando un ponte) prima a palazzo Farnese e poi al palazzo papale e al duomo (XIII secolo). Sosta pranzo in uno slowbar di piazza del gesu’ (lasagnette agli asparagi e crostata di mirtilli) e quindi lento ritorno al parcheggio, transitando per via san Pellegrino, la piu’ famosa, antica e suggestiva via della citta’   
  
7 maggio, mercoledi’ – Tarquinia – 132 km
Ci svegliamo presto ed in pochi minuti siamo a Bomarzo (36 km) per visitare il cosiddetto “parco dei mostri”. Parcheggiamo nell’area antistante l’ingresso del parco (strada della

Bomarzo

 croce) e entriamo subito nel parco. Si tratta di un luogo nel quale tal Vicino Orsini fece costruire, alla meta’ del 1600, una serie di “attrazioni” dal gusto vagamente esotico (animali, figure mitologiche ed edifici) in parte scolpite nella pietra. Le costruzioni pur essendo di fattura piuttosto grossolana e tutto sommato ingenue (a parte un raffinato tempietto opera del Vignola) offrono un percorso piacevole che a tratti riesce anche a stupire. Subito dopo il parco visitiamo il borgo e ci rimettiamo in viaggio Raggiungiamo Vulci (67 km) e ci fermiamo nel parcheggio del castello (abbadia) sul Flora Interessanti il ponte romano (III secolo a.c.), l’abbadia (un piccolo monastero fortificato), ed il museo di oggetti etruschi ivi ospitato.  Raggiungiamo poi il sito archeologico (ad un paio di km dall’abbadia) per la visita agli scavi. In serata raggiungiamo Tarquinia (29 km) e parcheggiamo alla fine di via ripagretta, sotto le mura della citta’.  Ceniamo in un ristorante in centro (la Cantinetta, in via Umberto primo) e ne usciamo un poco delusi.
8 maggio  - Giovedi’ – Caprarola (63 km)
Passiamo la mattinata a Tarquinia. Visitiamo palazzo Vitelleschi ed il museo nazionale Tarquiniese, ivi insediato. Il palazzo ha un cortile chiuso su due lati da un superbo ordine di arcate mentre nel museo sono raccolte antichita’ etrusche, essenzialmente vasi. Oggetti particolari presenti nel museo sono due cavalli alati in terracotta. Nel duomo sono presenti affreschi del Pastura (1500). Percorriamo anche il quartiere medioevale, nella parte nord della citta’, fino al palazzo dei priori con le torri duecentesche.  Finita la visita ci mettiamo in marcia per raggiungere Caprarola e, seguendo le indicazioni del navigatore rafforzate da una

Tarquinia, palazzo Vitelleschi

Caprarola, giardini di palazzo Farnese
 deviazione imposta dalla polizia locale di Vetralla, ci troviamo a percorrere un’interminabile strada sterrata che corre in mezzo ad un bosco, molto stretta, a tratti in salita e piena di buche. Finalmente arriviamo a Caprarola e ci sistemiamo in un campeggio (camping natura) nel parco naturale del lago di Vico. Nel pomeriggio raggiungiamo la cittadina, tramite una navetta resa disponibile dal direttore del campeggio e visitiamo palazzo Farnese. Splendido palazzo nato come fortezza pentagonale e trasformato, in corso d’opera in residenza patrizia, arricchita da un giardino pieno di fontane e giochi d’acqua.
9 maggio, venerdi’ – Cerveteri - 61 km
In mattinata facciamo sosta nel punto shop “tuscia doc” per fare provvista di una consistente

Sutri
quantita’ di vasetti di castagne sciroppate (sembra che siano un’eccellenza locale)  e poi ci dirigiamo verso Sutri, per una veloce visita all’anfiteatro romano. Un maestoso anfiteatro scavato interamente nella roccia ed ora, purtroppo, invaso da erbacce che alcuni volonterosi operai cercavano invano di tenere sotto controllo. La cittadina e’ piccola e vivace mentre il duomo racchiude una interessante cripta. Sempre in mattinata raggiungiamo Cerveteri e  ci sistemiamo nello
spazioso parcheggio del vecchio cimitero, vicinissimo al centro cittadino. La citta’ e’ piuttosto piccola e si rivela non particolarmente attraente. Il castello, la rocca duecentesca, il palazzo ruspoli e perfino al chiesa di Santa Maria si rivelano inadeguate, forse perche’ abbiamo appena visitato  dei gioielli come il palazzo Farnese di Caprarola o la via san Pellegrino di Viterbo. La citta’ invece si riscatta a cena, presso il ristorante Jolly (in centro, con insegne piuttosto vistose) ove, con una cifra davvero modesta, abbiamo assaggiato un
Cerveteri
 antipasto locale (affettati, focaccia calda, ricotta fresca, vedure ed altro) seguiti da una superba amatriciana (per me, mentre Anna ha preso un piatto di mezze maniche al cacio e pepe, anch’esse ottime), una crostata ed un caffe’.
10 maggio, sabato  - Tivoli – 170 km
In mattinata arriviamo a Frascati. Troviamo chiuso il parcheggio della stazione per cui
parcheggiamo in una via adiacente. Saliamo in centro e troviamo parecchia folla (forse perche’ e’ sabato). Arriviamo fino al parco di villa Torlonia per ammirare il teatro delle acque, ma le fontane sono senz’acqua e quindi il tutto risulta privo di fascino. Gettiamo anche uno sguardo sulla valle e su Roma. La mattinata non e’ abbastanza limpida per cui il panorama non sembra particolarmente degno di nota. Troviamo chiusa la villa Aldobrandini e riusciamo quindi a vistare solo la cattedrale la cui facciata e’ pero’ in parte coperta dai numerosi ed invadenti gazebo elettorali.
Frascati
 Delusi da Questa visita raggiungiamo velocemente il camper e ci dirigiamo verso Tivoli. Parcheggiamo in via Acquaregna (un grande parcheggio sul lungo Aniene, con piazzola di carico e scarico) e nel pomeriggio saliamo sino a Villa d’Este.Anna visita la villa ma poi decide di non scendere nel parco poiche’ ritiene estenuante il percorso. In realta’ il parco e’

Tivoli, giardino di villa d'Este

 davvero spettacolare, con centinaia di fontane e giochi d’acqua. Da notare la fontana del bicchierone del Bernini, il viale delle 100 fontane e la rometta (riproduzione in scala della Roma antica.  Usciti da Villa d’Este scendiamo verso l’Aniene, vediamo il tempio di sibilla tiburtina, il tempio di vesta e le cascate dell’aniene (per la verita’ ridotte a poco piu’ di un rigagnolo da una diga).  In serata pranziamo al ristorante “hostaria arche’”, piatti ottimi, ma non memorabili come quelli di Cerveteri
11 maggio, domenica – Alatri – 90 km
Mattinata dedicata ai monasteri. Arriviamo a Subiaco (43 km) e visitiamo prima il Sacro Speco, un monastero abbarbicato alla parete di una montagna, sorto intorno alla grotta che ospito’ San Benedetto nei primi anni da eremita. Il monastero e’ piuttosto suggestivo, le pareti dei saloni interni sono tutte affrescate (affreschi del 200, 300 e 400) e alcuni punti sembrano favorire il raccoglimento e la preghiera.   Scendiamo poi a Santa Scolastica, un

Subiaco: il Sacro Speco

il monastero di santa Scolastica
 maestoso monastero, ancora in attivita’. Visitiamo i chiostri: il primo e’ a giardino, il secondo gotico con un grande arco gotico fiammeggiante sovrastato dal campanile a trifore della chiesa ed il terzo, risalente al 1300, e’ sorretto da colonnine binate. La chiesa e’ un capolavoro: conserva la facciata del 1200 mentre l’interno, settecentesco, e’ dell’architetto Quarenghi (noto soprattuto per aver edificato molti importanti palazzi di San Pietroburgo). Prima di lasciare visitiamo la “farmacia” ove, ad un prezzo d’affezione, acquistiamo una
 bottiglia di “elisir di San Benedetto” un liquore aromatico tipico del monastero.   Dopo pranzo arriviamo ad Alatri (43 km) e parcheggiamo nel piazzale di fronte alla porta di san

Alatri, le mura ciclopiche
Francesco, sulla circonvallazione Portadini. Saliamo all’acropoli e rivediamo le famose mura ciclopiche, mura perimetrali della citta’ costruite, sembra, nel V secolo a.c. e composte da massi di enormi dimensioni, squadrati e incastrati tra loro in modo da costituire una difesa quasi indistruttibile (e di fatto le mura sono ancora in gran parte intatte). Scendiamo poi a vistare il duomo e la Fontana Pia. La fontana, pur bella, non regge il confronto con lo spettacolo offerto
 dai giochi d’acqua di villa d’este mentre il duomo, abbastanza anonimo, e’ riscattato dalla presenza della “madonna di Costantinopoli” un gruppo ligneo policromo del 1200.Passiamo la serata al ristorante Bacco e Ciacco, locale con qualche pretesa ove assaggiamo alcuni piatti tipici (carbonara, cacio e pepe ed abbacchio) a prezzi normali.
12 maggio, lunedi’ – Sermoneta – 102 km
 In mattinata siamo a Casamari. Parcheggiamo nell’ampio parcheggio di fronte all’abbazia e  visitiamo il grandioso complesso religioso. L’abbazia e’ situata nel territorio di Veroli, sorta nel 1035 sui resti dell'antica città romana di "Cereate Marianae" per merito di quattro sacerdoti, che formarono sul posto una comunità religiosa sotto la regola di San Benedetto. Nel 1151 passò ai cistercensi che la ricostruirono interamente in forme gotiche borgognone e ne fecero un fiorentissimo centro culturale. L’abbazia  e’ vasta e abbastanza interessante,

Casamari: ingresso all'abbazia

Sermoneta
 anche se non e’ suggestiva come il Sacro Speco o Santa Scolastica, e sembra tuttora piuttosto vivace, con un fitto porgramma di manifestazioni e convegni. Nel pomeriggio raggiungiamo Sermoneta e parcheggiamo fuori dal paese, su di un vasto piazzale adibito a sosta bus, che offre una splendida vista di Latina e dell’argo pontino. Saliamo al castello ma non riusciamo a visitarlo poiche’ giungiamo alle 16, pochi minuti dopo la chiusura. Visitiamo comunque il borgo, di impianto medioevale e ben tenuto.
13 maggio, mercoledi’ - area di sosta Aglio - Roncobilaccio - 350 km

Civita Castellana:
In mattinata iniziamo il viaggio di ritorno, facendo pero’’ sosta a Civita Castellana.  Parcheggiamo nei pressi del cimitero (ottima area, con C/S) e saliamo al borgo. Visitiamo la rocca, antica dimora papale, e le tre esposizioni che offre al momento: oltre alla tradizionale esposizione di oggetti rivenienti dalle locali tombe falische, anche una esposizione di oggetti (essenzialmente vasi) greci ed etruschi dedicati ad ercole ed una mostra di oggetti e monili femminili, sempre recuperati dalle tombe locali.  Interessante anche il duomo, con il suo ingresso ad arco, precursore del rinascimento, ed i plutei (gruppi marmorei) nella suggestiva sacrestia. Pranziamo da Mignolo’ un ristorante locale, sulla circonvalalzione, caratterizzato da piatto gustosi ed abbondanti a prezzi assolutamente modesti (spagetti alla mignolo’ per me e lasagnette ai carciofi per Anna, seguiti da un piatto di castrato arrostito). Nel pomeriggio si riprende la marcia verso nord.
 
4 maggio, giovedi’ - Cusano Milanino - 280 km
Partiamo subito dopo colazione e siamo a casa verso le 11 del mattino.
Considerazioni
Il viaggio, al pari di altri viaggi in camper si e’ rivelato interessante e nel contempo faticoso. . Abbiamo percorso 1770 km con una spesa complessiva di circa 1300 euro, di cui almeno 500 per gasolio, autostrade e parcheggi
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