San Giovanni in Venere | San Giovanni in Venere | Monte Sant'Angelo | Monte Sant'Angelo |
contraddizione tra loro).
Finalmente ritroviamo la strada e filiamo verso San Giovanni Rotondo. Durante il
viaggio il tempo peggiora e decidiamo quindi
di rimandare all'indomani la visita della basilica e di proseguire per Monte
Sant’Angelo. A Monte
Sant’Angelo parcheggiamo su di un’area a pagamento nei pressi del
castello. L’area e’ situata sulla sommita’ di una collina ed e’ esposta ai
venti (li sentiremo soffiare per quasi tutta la notte). Usciamo comunque e
visitiamo la citta’ che, a onor del vero, avrebbe meritato un clima diverso.
Visitiamo la chiesa di San Michele (ricavata in una grotta),
la tomba di Rotari (nulla da vedere, se non il portale), la chiesa di San
Francesco (portali e affreschi di gusto bizantino) e il borgo medioevale,
composto da case basse e bianche. 22
aprile Oggi e’ uscito il sole e tutto appare piu’ frizzante e vivace. Ci mettiamo in marcia piu’ allegri di ieri sera e ritorniamo a San Giovanni Rotondo. La discesa da Monte Sant’angelo offre una spettacolare vista sulle pianure e sulle vallate del gargano. A San Giovanni Rotondo sistemiamo i camper a 400 metri dalla basilica di |
sistemati. Il cugino di Adriano (imponente e molto gentile) ci fa fare un giro in citta’ (in auto). Verso sera facciamo un salto al super e ci chiudiamo in camper. |
Verremo poi a sapere che la basilica
e’ un vero e proprio santuario per la chiesa russa ortodossa. Usciamo dalla
chiesa, ammiriamo
dall’esterno il castello normanno e giriamo un po’ per i vicoli della cittta’ vecchia. In serata tutti
a cena a casa dello zio di Adriano (ha preparato la moglie del cugino ma la
cena, per ragioni di spazio, si e’ tenuta nella casa dello zio). Ricco pasto
pugliese, con antipasti di verdure, bruschette, mozzarelle, orecchiette alle
cime di rapa, gnocchetti con pomodoro e rucola e, per finire, torta di ricotta. 24
aprile Verso le nove del mattino ringraziamo e salutiamo gli zii di Adriano e ci dirigiamo verso Castel del Monte (quello raffigurato sulle monete da un centesimo). E’ una bella giornata e il parcheggio e’ pieno di autovetture. |
Raggiungiamo
velocemente l’agriturismo che ci ospita (un postaccio, con l’erba alta e il
terreno sconnesso ma con la possibilita’ di allacciarsi alla corrente) e ci
sistemiamo per la notte. Siamo costretti a rimandare la progettata tavolata
poiche’ fa freddo e nessuno se la sente di stare all’aperto. 25
aprile Al mattino il tempo e’ coperto. Adriano, Pino e Antonio fanno rotta verso il mare mentre noi preferiamo restare fedeli al programma e visitare Martina Franca e Lecce, entrambi all’interno del salento. Ci lasciamo con l'idea |
citta’ divenuta il salotto buono (bar e negozi eleganti, strade
ampie, pulite, alberate e traffico regolare). E’ un po’ presto e ci fermiamo
a prendere un te’. Siamo a casa verso le sette e dopo cena ci troviamo con gli
altri per una chiacchierata. 28
aprile Giornata di sole. Antonio e Rosanna ci lasciano. Evidentemente non hanno gradito la compagnia o non |
29
aprile Giornata di sole, intensa e faticosa. Alle nove siamo gia’ in viaggio verso Altamura ove arriviamo prestissimo. Parcheggiamo ai margini della zona pedonale e in pochi minuti siamo in centro. Citta’ ordinata, pulita e |
stato imbrogliato da questi venditori di libri per turisti).
Fatto il giretto torniamo al camper e passiamo la serata. 30
aprile Giornata di sole. Alle nove siamo davanti all’ingresso della zona archeolgica, facciamo i biglietti (10 euro a testa!) ed entriamo. Pompei e’ davvero uno spettacolo. Le case sono prive di tetto ma conservano le pareti e, in qualche caso, gli affreschi e le decorazioni. La pavimentazione stradale appare intatta; le vie si intersecano |