Aprile 2003 - giro dell'Umbria 1400 km

E’ un giro classico, che decidiamo di fare approfittando del ponte del 25 aprile e di alcuni giorni di ferie.

25 aprile

 Partiamo alle 10. Troviamo coda in autostrada e arriviamo ad Arezzo alle 17. Parcheggiamo in un’area di sosta gratuita, dotata di camper service (quella delle aree attrezzate e’ una costante che ritroveremo spesso in questo viaggio; sotto questo aspetto l’Umbria si e’ dimostrata ben più accogliente della Liguria). La giornata e’ ancora chiara, c’è il sole, la temperatura esterna e’ di 26 gradi e si sta bene. Ne approfittiamo per girare la città. Visitiamo il duomo e altre due chiese. 

26 aprile

Raggiungiamo Città di Castello, una citta’ medioevale con molte chiese. Ne visitiamo due (San Francesco e il Duomo) i cui interni sono affrescati. Nella chiesa di San Francesco c’è la riproduzione di un famoso quadro di Raffaello (lo sposalizio della Vergine), originariamente collocato in questa chiesa ed ora conservato a Brera. Per pranzo acquistiamo alcune specialità locali: pane al formaggio, capocollo e porchetta al finocchio.   

 
Nel pomeriggio raggiungiamo Perugia e parcheggiamo in piazza Bove, un grande parcheggio sterrato, accanto alla caserma dei Carabinieri (ci saranno almeno altri quaranta camper). Il posto e’ ideale. L’unico problema e’ che il parcheggio e’ in basso mentre la città e’ in alto. Dopo circa un’ora di salita (saranno stati almeno quattro km) arriviamo in centro. Visitiamo il Duomo e guardiamo la fontana e i palazzi. Dal piazzale del Duomo si vede la via principale, larga, pedonale e incredibilmente affollata. Visitiamo i resti di un pozzo etrusco (secondo secolo a.c.) e, nella chiesa di San Severo, un affresco fatto in parte da Raffaello ed in parte dal Perugino. Altri quattro km per tornare in camper. 

27 aprile

Nella mattinata raggiungiamo Assisi. Parcheggiamo in un’area a pagamento ai piedi della collina su cui sorge la città e saliamo sino in centro.  Il complesso è formato da due basiliche separate: la basilica minore e la basilica superiore, costruite letteralmente una sopra l’altra.   La basilica minore e’ pervasa da un'aria mistica. Oggi e’ domenica e siamo capitati nel momento in cui inizia messa. L’interno e’ scuro, affollato e silenzioso. I frati dirigono il traffico di visitatori e li zittiscono continuamente. Nel silenzio si avverte un brusio, come di preghiera sommessa. I frati che officiano la messa (almeno una decina) entrano in processione da un porta laterale e si

Assisi - basilica superiore
Assisi basilica minore
l'anello umbro
 dirigono solennemente verso l’altare. L’effetto e’ notevole, anche se probabilmente scenografia, brusio e buio sono stati studiati per aumentare (o creare) l’effetto mistico.  La basilica maggiore, collocata sopra quella minore, e’ meno mistica, meno affollata ma dotata di uno spettacolare ciclo di 28 affreschi di Giotto. Leggiamo da qualche parte che c’erano anche affreschi del Cimabue, ora distrutti (non sappiamo se dal terremoto).  Usciamo dalla basilica e attraversiamo la città. Nella piazza principale troviamo il medioevale palazzo del municipio e la facciata (con le colonne romane) del tempio di Minerva, ora trasformato in chiesa. Più avanti, sempre lungo la via principale, c’è la basilica di Santa Chiara in marmo bianco e rosa. Anche qui si dice messa, ma c’è meno gente. Due corpulente clarisse dirigono il traffico verso la cripta, nei sotterranei della basilica.  Nella cripta, oltre alle reliquie di Santa Chiara e di San Francesco troviamo affreschi che rappresentano la vita di Santa Chiara. Visitiamo infine il Duomo getisto, forse, dall'arcivescovado (le due basiliche sono gestite dai francescani e dalle clarisse). Il Duomo e’ spoglio, vuoto e nessuno dice messa (e sono le 11 di domenica mattina!). E’ ormai quasi mezzo giorno, siamo stanchi e quindi torniamo al camper (tra andare, tornare e vistare le basiliche avremo fatto almeno 6 km a piedi). Alle 12,50 partiamo per Deruta, che raggiungiamo dopo un’ora. troviamo posto, tanto per cambiare, in un parcheggio in basso, ai piedi del paese.  Dopo pranzo saliamo a visitare la città. Deruta è la città delle maioliche (terracotta affrescata a mano e poi nuovamente cotta). Non sappiamo per quale motivo le terrecotte di Deruta sembra siano più pregiate (e più costose delle ceramiche. Il paese (o almeno il paese vecchio) e composto da una serie continua
 di botteghe artigiane che offrono vasellame affrescato con i simboli tradizionali di Deruta (due draghi contrapposti e un mazzo di fiori) e con altri disegni di fantasia. Approfittiamo della visita per acquistare alcune maioliche da regalare. Forse le paghiamo più che in un negozio di Milano ma siamo quasi certi che sono originali. Verso le 16 partiamo per Todi. Durante il viaggio dirottiamo per Civitella del Lago, per vedere di cenare nel ristorante di Vissani che troviamo purtroppo (o per fortuna) chiuso. Arrivati a Todi
parcheggiamo nei pressi della chiesa di Santa Maria della Consolazione (una chiesa situata in basso, ai margini del paese città) e iniziamo la visita della città. Dopo mezz’ora di salita arriviamo in centro che, tutto sommato, ci sembra non comparabile con quello di altre città tipo Perugia o Assisi. Decidiamo subito che non siamo interessati all’aspetto artistico e cerchiamo un ristorante per la sera. Ne troviamo uno, il Cavour, che e’ citato nella guida del Touring. E’ ancora presto e Anna si accorge di aver lasciato il golfino in camper. Natale prende l’autobus e scende al parcheggio, raccoglie il golf e risale (a piedi, perché non ci sono più autobus) sino alla piazza principale. Anna aspetta in piazza del Duomo. Cena umbra: antipasto a base di crostini e salumi, cannelloni umbri e vitello in salsa di funghi per Anna,  ravioli al ragù d’oca e maiale al tartufo per Natale. 
Todi - il duomo

28 aprile

Decidiamo di vedere la cascata delle Marmore e deviamo per Terni. Arriviamo in zona alle 10,30 e le cascate vengono aperte alle 12.Giriamo un po’ per il parco, comperiamo una macchina fotografica usa e getta e aspettiamo. Quando aprono siamo impressionati: tanta acqua, rumore e nebbia. Facciamo qualche foto proprio sotto le cascate, immersi in un mare di microscopiche gocce d’acqua. dopo pranzo ci muoviamo verso Spoleto, sperando di trovare un supermercato. A Spoleto incontriamo qualche difficoltà nel trovare l’area di sosta. Ad un incrocio sbagliamo direzione e ci inerpichiamo su di una stradina di montagna, ripida e stretta. Riusciamo a girare solo dopo parecchi chilometri.  Alla fine troviamo l’area di sosta, ai piedi della città e vicino ad un supermercato. Facciamo la spesa e visitiamo la città. Bei palazzi, ruderi romani (c’è perfino un anfiteatro che però e’ chiuso per restauri). Il Duomo e', incredibilmente, aperto in tutte le sue sale e può essere visitato. Nel Duomo troviamo un busto di Urbano VIII (Bernini) e l’abside affrescata da tal Filippo Lippi.  Dovrebbe esserci anche una pala del Pinturicchio, che pero’ non vediamo. 

Anna nei pressi della cascata

29 aprile 

Arriviamo in mattinata a Foligno.  Parcheggiamo in uno spiazzo assolato e distante dal centro. La città non sembra particolarmente attraente: il Duomo, per quanto interessante non regge il confronto con le chiese viste sino ad ora. Piu’ interessante la chiesa di Santa Maria Infraportas, costruita nel XII secolo e affrescata nel XIV.    Nel pomeriggio, su suggerimento di altri camperisti decidiamo di fare un salto a Spello. La città sembra la solita’ città di impianto medioevale ma alcune chiese sono splendide. Nel Duomo troviamo la cappella Baglioni (Pinturicchio) che contiene, secondo noi, alcuni tra gli affreschi più belli visti sino ad ora. 

Spello Cappella Baglioni

30 aprile

In mattinata raggiungiamo Gubbio. Come la solito parcheggiamo il camper in un’area di sosta ai piedi della città. Gubbio e’ una città in salita e, se possibile, ancora più medioevale delle città sino ad ora visitate (comunque meno tetra di Carcassone). Ormai dopo Assisi e Spello non siamo più in grado di apprezzare gli affreschi, pur pregevoli presenti nelle chiese di questa città (e poi di chiese ne abbiamo viste ormai tante) e quindi visitiamo il paese e curiosiamo nei negozi pieni di paccottiglia per turisti. A meta’ città, a mezza altezza troviamo una grande piazza pianeggiante che si affaccia sulla vallata. A lato sorge il maestoso Palazzo della Signoria (che non visitiamo poiche abbiamo gia' fatto una 

Gubbio
Passignano
scorpacciata di chiese , statue e dipinti). Ben presto ci accorgiamo che la piazza e’ in realtà un terrazzo che poggia su gigantesche arcate.  ll Duomo non sembra un gran che mentre è più interessante la chiesa di San Francesco, che sorge in basso, ai piedi della città. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso il lago Trasimeno. Natale sbaglia strada e finiamo su di una strada sterrata che, con salite, discese e scossoni vari ci porta in mezzo ad un bosco e ad un bivio (sempre in terra battuta) privo di segnaletica.  Per fortuna incontriamo un locale che ci indica la via per arrivare ad una provinciale. Dopo una decina di chilometri e parecchia tensione raggiungiamo finalmente una strada normale, ci orientiamo e raggiungiamo

Passignano sul Trasimeno.  In un ristorante facciamo una cena a base di pesce di lago: tagliatelle alla tinca affumicata, carpa in porchetta (per Anna, ottima), anguilla al sugo (per Natale, così e così) e dolce.

1 maggio 

Torniamo  a casa. Prima di partire contiamo i camper parcheggiati in riva al lago: sono  72, una enormita'!. Alla fine del viaggio facciamo un po’ di conti. Abbiamo speso, in tutto, 450 euro, siamo stati via sette giorni, abbiamo trovato bel tempo  ed abbiamo visitato zone splendide e ospitali.

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